Attico di Angelus e Darla

Continua dall'ufficio di Lilah



Come era successo con Angel mesi prima, anche io avevo ricevuto il permesso dai piani alti di possedere un attico personale all'interno della sede della Wolfram & Hart.
Tutto per salvaguardare la mia sicurezza. Non volevano perdermi di vista ed allo stesso tempo proteggermi da potenziali pericoli qualora mi fossi esposto troppo.
La cosa era fastidiosa, ma mi faceva sentire come qualcosa di inestimabile da conservare. Due aspetti della medesima medaglia che solitamente lasciavo percepire alle mie vittime prima di ucciderle.
Guidai Darla nel nostro piccolo angolo di lusso e privacy. Avevo scovato alcune telecamere distruggendole ed alcuni microfoni disattivandoli in modo da avere la dovuta privacy.
Ben arrivata a casa, dolcezza
Sorrisi.

Continua da Ufficio di Lilah



Ti trattano di lusso... Devi valere molto per loro! L'ultima volta mi avevano relegata in un paio di stanzette poco comode.
Mi guardai intorno ammirando il luogo, notai subito alcuni fili spuntare dalla parete come se qualcosa di elettrico ne fosse stato attaccato. Forse delle telecamere di sicurezza?
Ci osservano?

Sogghignai divertito, inclinando il capo da un lato.
Ero decisamente molto vanitoso, e l'idea che i Soci Anziani tenessero molto alla mia posizione sul campo voleva dire molto. Temevano che mi mettessi da parte, del tutto insensibile ai loro successi o fallimenti.
Inoltre, il sangue di Hamilton mi rendeva l'unico capace di tenere testa ad Angel ormai, forse solo Illyria poteva riuscire a sopraffare il boy scout.
Davvero una cosa scortese. In quanto a me, devo valere molto per loro... Se preferiscono viziarmi che tenermi incatenato. Ed ora... Questo sarà anche il tuo rifugio, tesoro.
Sorrisi avvolgendo Darla in un caloroso abbraccio.
Potevo sentire il sangue fluire dentro di lei, rendendola calda al contatto fisico e percepivo il suo battito cardiaco. Sogghignai accarezzando col pollice le labbra della mia Sire.
Fino a qualche giorno fa. Ho scoperto le telecamere e le ho disattivate. Sai che sono timido.
Ridacchiai.

Ero impaziente per quello che sarebbe accaduto dopo. Essere di nuovo una vampira, sire e child di Angelus, di nuovo con lui a nutrirmi e a seminare terrore fra gli umani. Mi spalmai contro il suo petto in un abbraccio così stretto che potevo sentire il suo corpo gelido sul mio caldo e pulsante come le mie vene.
Il mio tenero vampiro timido!
Accarezzai il mio collo con la punta delle dita stuzzicandolo un pochino, ero sicuramente impaziente di tornare ad essere me stessa.

Sogghignai fissando Darla stringersi a me; l'idea di trasformarla immediatamente mi divertiva come non mai.
Eppure volevo ancora giocare con lei, ero crudele... Mi sarebbe piaciuto vederla prima in totale disperazione, come l'ultima volta, per poi trasformarla di mia mano quando me l'avrebbe implorato a causa del peso della sua anima.
Inoltre, trasformarla subito, voleva dire sfidare la Wolfram & Hart; e non ero così sciocco da mettermi contro coloro che mi avevano liberato.
Non vorrai bruciare tutte le tappe adesso, vero? Prima dovrai essere punita.
Sciolsi l'abbraccio avvicinandomi ad una delle vetrate col panorama di Los Angeles. Una vista da sballo.
Hai avuto un figlio con Angel... Ti sei... Perfino innamorata di lui, sono delle cose che dovrai prima scontare prima che ti trasformi.